WWF S.U.B. e

Giornata Mondiale degli Oceani: il via alla campagna #GenerAzioneMare
Dall’8 Giugno, e per tutta l’estate, riparte la campagna #GenerAzioneMare, nata in difesa del Capitale Blu del Mediterraneo, un mare di straordinaria bellezza con oltre 17.000 specie.
Il futuro dell’umanità dipende dalla salute degli oceani che ricoprono due terzi del nostro Pianeta. Il Mare Nostrum, scrigno di enorme ricchezza e biodiversità è in pericolo. Pesca eccessiva e illegale, inquinamento, traffico marittimo in continuo aumento, cementificazione delle coste, invasione di specie aliene e acidificazione delle acque: sono tutti fenomeni che minacciano la biodiversità e il delicato equilibrio dell’ecosistema del Mediterraneo. Il Capitale Blu può essere difeso solo con una tutela efficace e uno sviluppo economico sostenibile.
Per il terzo anno, il WWF coinvolgerà con GenerAzioneMare volontari, cittadini, ricercatori, aziende, pescatori, aree marine protette – tutti uniti per difendere la bellezza, le risorse e il valore delle risorse del Mar Mediterraneo. Tra i tanti progetti, ci saranno attività sul campo, come liberazioni di tartarughe e sorveglianza dei nidi. La ricerca sui cetacei e il monitoraggio delle minacce che affrontano ogni giorno nel Santuario Pelagos, come pesca, traffico nautico, rumore antropico e plastica, avverrà anche grazie all’iniziativa Vele del Panda in collaborazione con il WWF Travel. E ancora tagging di squali e tartarughe, pulizie di spiagge e mappatura delle reti fantasma.
Ocean Heroes, questa estate aiutateci ad aiutare il Mar Mediterraneo!
Un'estate in difesa del Mediterraneo
AperiPelagos: curiosità sui cetacei del Mare Nostrum
A partire dalla Giornata Mondiale degli Oceani, e per tutta la durata di giugno e luglio, vogliamo celebrare con voi il nostro mare e le sue ricchezze, spesso sconosciute. Scrigno di incredibile biodiversità e fondamentale per la nostra stessa vita, il Mediterraneo è la casa di moltissime specie e habitat diversi. La sua tutela e conservazione sono pertanto di vitale importanza.
I cetacei sono uno dei protagonisti indiscussi del nostro mare, e il Santuario Pelagos rappresenta per loro un luogo chiave. Un’Area Marina Protetta tra Italia, Francia e Principato di Monaco, ospita più di 12 specie di cetacei, la più alta concentrazione tra tutti i mari italiani e, con ogni probabilità, l’area faunisticamente più ricca dell’intero Mediterraneo.
Per sapere di più su queste meravigliose specie, docenti, specialisti, ricercatori ed esperti condivideranno con noi la loro esperienza e la loro conoscenza, guidandoci in un viaggio fatto di piccoli apertivi per grandi tematiche. Parleremo di specie, conservazione, curiosità, citizen science e tanto altro.
“AperiPelagos: curiosità sui cetacei del Mare Nostrum” verrà introdotto dal WWF Italia e dall’Accordo Pelagos lunedì 8 giugno alle ore 17.00. A seguire, dalle ore 19.00 dello stesso giorno, e alla stessa ora per ogni lunedì e giovedì, ci incontreremo per dare la parola agli esperti e scoprire di più sui cetacei del nostro mare.
Salpate con le Vele del Panda!

Un “Blue Recovery Plan” per il Mediterraneo
Il WWF Italia, in occasione della Giornata Mondiale degli Oceani, lancia un appello ai 22 paesi e territori costieri in occasione della Giornata Mondiale degli Oceani. La proposta è quella di lavorare insieme su un “Blue Recovery Plan” per la regione. Quelle del mare sono le risorse naturali e socio-economiche condivise più importanti su cui i governi dovrebbero concentrasi per garantire un futuro di prosperità e stabilità ai propri cittadini.
“Il Mediterraneo è un concentrato di biodiversità che tutto il mondo ci invidia, con oltre 17.000 specie, paesaggi evocativi, ricco di cultura, tradizioni – ha dichiarato Donatella Bianchi, Presidente di WWF Italia – I paesi che condividono questa grande ‘oasi marina’ hanno quindi un’enorme responsabilità verso i propri cittadini e la nostra proposta punta ad un futuro sostenibile per il mare, per il Mondo che Verrà“.
L’iniziativa “A Blue Recovery for the Mediterranean – Il Piano per La Ripresa Blu del Mediterraneo” indica una serie di priorità e raccomandazioni per garantire ecosistemi marini sani, più posti di lavoro e migliori condizioni di vita entro il 2030.
Il “Blue Recovery Plan” si basa su due pilastri. Per prima cosa bisogna lasciare che il mare ‘riprenda fiato’ e recuperi uno status naturale. Al momento, appena l’1,27% del Mediterraneo è effettivamente protetto, mentre i maggiori scienziati del mondo concordano sul fatto che almeno il 30% del mare dovrebbe essere tutelato. Le Aree Marine Protette, gestite in modo efficace, sono fondamentali per ricostruire gli stock ittici, sostenere attività di pesca e turismo sostenibili e mitigare gli effetti del cambiamento climatico. In secondo luogo, è necessario ripensare il sistema economico. Analisi economiche del WWF 2020 mostrano che tutti i sette principali settori marini – dal trasporto marittimo all’acquacultura, dalla nautica da diporto alla pesca ricreativa e su piccola scala – si basano o competono su aree marine chiave, lasciandole in uno stato di grave esaurimento.
